un solo commento, utile anche a comprendere la risposta della congregazione del Clero alla mia seconda remonstratio
QUI NON SI ARGOMENTA, SI AFFERMA
SI PARLA PER ORACOLI
COME LA SIBILLA COMUNA O QUELLO DI DELO
HAI VOGLIA TU A PORTARE DECINA DI DOCUMENTI
CHE POTREBBERO DIMOSTRARE SEMPLICEMENTE IL CONTARIO E CHE IN QUALSIASI TRIBUNALE DEL MONDO PER LO MENO VERREBBERO PRESI IN CONSIDERAZIONE ANCHE PER DIMOSTARE LA LORO INFONDATEZZA,
QUI SI AFFERMA E BASTA E SI CONTINUA AD AFFERMA, SENZA UN BRICIOLO DI PROVA, SENZA UN DOCUMENTO, SENZA UNA TESTIMONIANZA
SI PARLA E SI RISPONDE PER ORACOLI
DELLA SERIE E' VERO QUELLO CHE DICE
L'AUTORITA' RELIGIOSA
SECONDO ME QUESTI VIVONO ANCORA SULLA SECONDA LUNA DI MARTE SIAMO ALLA DECADENZA DI UN IMPERO, COME NELL'ASSEDIO DI COSTANTINOPOLI, CON I CROCIATI ALLE MURA, I TEOLOGI E I VESCOVI DISCUTEVANO SUL SESSO DEGLI ANGELI.
Ecc.mo ARCIVESCOVO
FOGGIA-BOVINO
Mons. FRANCESCO PIO
TAMBURRINO
Gestore Liceo Classico “Sacro Cuore”
Via Oberdan n. 13,
71121 FOGGIA
Remonstratio canonica
(Cann. 1732-1734 CIC)
avverso
la lettera racc. ar. datata 25/09/2013 inviata: “Alla Cortese Attenzione del rappresentante
Legale del “GINNASIO LICEO S. CUORE” Don Faustino Parisi, nonché al “GINNASIO
LICEO S. CUORE”, nonché per conoscenza ai Dipendenti/Collaboratori del
“GINNASIO LICEO S. CUORE”.
Il
sottoscritto Don Faustino Parisi nato a
Foggia il 20 febbraio 1950 ed ivi residente alla Via Del Salice Vecchio Podere
594, a riscontro e contestazione della racc. ar. su citata con la presente
invia a Sua Eccellenza Monsignor Francesco Pio Tamburrino la seguente
Remonstratio canonica:
1) il sottoscritto non è rappresentante
legale del “GINNASIO LICEO SACRO CUORE” ed
ha rassegnato le dimissioni da Coordinatore Didattico nel luglio 2013; 2) non esistono un “GINNASIO LICEO S.
CUORE” (rappresentato dal sottoscritto con CF: 94072730719) ed un LICEO
CLASSICO “SACRO CUORE” (il cui Gestore è il Seminario Diocesano di Foggia con
CF: 80030370714 che è il solo codice del
Seminario ad esso attribuito nel 1997 all’atto della sua costituzione e non
riporta la dicitura Liceo Classico Sacro Cuore); 3) in data 30/06/2006 Sua Ecc.nza nominava il sottoscritto
Coordinatore Didattico della Scuola Ginnasio –Liceo “S. Cuore” del Seminario
Arcivescovile di Foggia; 4) all’atto
del riconoscimento del detto Liceo quale scuola paritaria, lo stesso risultava
gestito dall’Ente Seminario Vescovile con CF: 80030370714, legalmente
rappresentato da Mons. Francesco Pio Tamburrino (cfr. Decreto Prot. n. 6419 del
31/07/2006 del Ministero Della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale
per la Puglia, 5) il Seminario
(attraverso il suo economo Don Bruno Bassetto) ha provveduto
all’amministrazione economica, contabile e fiscale del Ginnasio Liceo “S Cuore”
sino a quando l’Arcivescovo non ha emanato il decreto dell’11/06/2007 di costituzione
del: << Consiglio di Amministrazione del Liceo Classico Parificato “
SACRO CUORE” di Foggia, come risulta dal doc. n. 3 che si allega alla presente.
Con altro decreto emesso sempre in data 11/06/2007 nominava gli 8 membri del
detto Consiglio di Amministrazione di cui 4 di diritto (Preside del Liceo,
Rettore del Seminario, Economo del Seminario Arcivescovile, Economo
dell’Arcidiocesi di Foggia-Bovino) e 4 di nomina vescovile, scelti
dall’Arcivescovo ed identificati in un commercialista, un genitore, un esperto
di diritto, un esperto di Economia e di Amministrazione: i membri di diritto
venivano nominati nelle persone di Sac. Don Faustino Parisi Presidente, Sac.
Pietro Giacobbe Consigliere, Sac. Bruno Bassetto Consigliere, Sac. Nicola
Spagnoli Consigliere; i membri di nomina vescovile venivano nominati nelle
persone di Rag. Giovanni Cordisco Consigliere, Sig.ra Filomena Paletti
Consigliere, Dott. Sergio Gaudiano Consigliere, Dott. Vito Maggi Consigliere, 6) compito del Consiglio di Amministrazione era
ed è quello di gestire il personale docente e non docente, i rapporti
amministrativi con gli studenti e le loro famiglie, nonché l’uso e la
manutenzione ordinaria dei beni mobili ed immobili del seminario “Sacro Cuore”;
7) lo stesso Arcivescovo, per
distinguere l’amministrazione del Liceo da quella del Seminario (posto che sino
ad allora, come Don Bruno Bassetto economo del Seminario, sa bene, i docenti e
non docenti erano assunti e pagati direttamente dal Seminario, il Liceo
riscuoteva le quote degli iscritti ed esso Don Bruno Bassetto non era più in
grado di gestire la situazione, come risulta dall’estratto del primo verbale
del C.D.A. del 15/09/2007 su indicazione dell’esperto in materia rag. Giovanni
Cordisco (ragioniere commercialista membro del C.D.A) ordinava al sottoscritto
Don Faustino Parisi di attivare presso l’Agenzia delle Entrate un numero di
codice fiscale intestato al Ginnasio Liceo “Sacro Cuore”, finalizzato ad
eseguire tutti gli adempimenti (contratti di lavoro, forniture, tasse, imposte,
dichiarazione dei redditi riguardanti il solo Liceo proprio per distinguere la
sua amministrazione da quella del Seminario; 8) l’adempimento veniva eseguito depositando, in data 19/09/2007
presso l’Agenzia delle Entrate il verbale del C.D.A e l’altra documentazione
richiesta, per cui, previo controllo dell’Agenzia Delle Entrate sulla
regolarità della richiesta, veniva
attribuito dalla detta Agenzia Delle Entrate il numero di codice fiscale
94072730719 con la denominazione di
“GINNASIO LICEO S. CUORE”, estratta da timbro in uso allora ed apposto sui documenti
presentati all’Agenzia Delle Entrate, veniva altresì indicato nei dati relativi
al rappresentante legale il nome di Parisi Faustino; 9) il codice fiscale n 94072730719 veniva quindi utilizzato, dal
rag. Cordisco e da coloro che hanno curato gli aspetti contabili e fiscali
della scuola paritaria su tutti gli atti, sottoscritti dall’Arcivescovo
Francesco Pio Tamburrino, in cui era necessario, ai fini fiscali, tributari,
previdenziali; 10) dalla racc. ar. oggetto della presente rimostranza, pare di capire
che il sottoscritto abbia da solo costituito un altro Liceo e precisamente il
“GINNASIO LICEO S. CUORE” nel momento in
cui, quale Presidente del C.D.A, istituito dal Vescovo, ha eseguito
l’adempimento deliberato dallo stesso Arcivescovo e dal C.D.A., richiedendo
all’Agenzia Delle Entrate un nuovo codice fiscale per l’amministrazione
economica e contabile del Liceo “Sacro Cuore”e visto che l’Agenzia Delle
Entrate ha usato la dicitura “GINNASIO LICEO S. CUORE”, si tratta di una scuola
diversa da quella indicata come: << LICEO CLASSICO “S. CUORE” cui è
attribuito il codice fiscale del Seminario Gestore della scuola paritaria
riconosciuta dal MIUR.; 11)
sostenere che quindi vi siano state due scuole paritarie: <<”GINNASIO
LICEO S. CUORE>> e <<LICEO SACRO CUORE”>>, il primo (tuttora
in vita secondo la racc. ar. di cui all’oggetto ed avente quale rappresentante
legale il sottoscritto) ed il secondo (tuttora in vita) gestito dal Seminario,
il quale ha come legale rappresentante Mons. Tamburrino; è di una gravità
estrema ed assoluta, visto che in conseguenza di tale sconsiderata affermazione il Vescovo
dichiara e comunica: <<.. di non
conoscere e non riconoscere, qualsiasi rapporto di natura contrattuale,
convenzionale e/o di fatto, in essere o svolto a qualsiasi titolo, ragione o
causa con la struttura “GINNASIO LICEO S. CUORE” (Codice Fiscale: 94072730719) da
Lei rappresentata, essendo detta entità diversa dal LICEO CLASSICO “SACRO
CUORE” il cui gestore è il Seminario
Diocesano di Foggia – Scuola Paritaria riconosciuta dal MIUR. Pertanto eventuali collaboratori e/o
dipendenti della suddetta struttura NON sono autorizzati a svolgere qualsiasi
attività presso la struttura scolastica, con sede nel Seminario Diocesano sito
in Foggia in Via Napoli Km. 2,500>>. Cosa vuol dire tutto ciò? Vuol
dire forse, che essendo abusivo il
“GINNASIO LICEO SACRO CUORE” perché diverso dal LICEO CLASSICO “SACRO CUORE”
(diversità determinata da due codici fiscali diversi) i titoli di studio rilasciati agli studenti
in tutti questi anni sono nulli, i rapporti di lavoro, sono stati e sono
inesistenti (si spiega così perché gli
insegnanti ed il personale amministrativo e di segreteria, nonché quello fornito dalla Associazione Giovanni
Paolo II, che da tanti anni lavorava nella scuola “GINNASIO LICEO SACRO CUORE”
o LICEO CLASSICO “SACRO CUORE è stato, all’atto della nomina del nuovo
Dirigente Scolastico, malamente cacciato e messo in mezzo ad una strada, per
essere rapidamente sostituito?)? Vuol dire che chi ha gestito dal punto
amministrativo e contabile (persone ovviamente diverse dal sottoscritto Don
Faustino Parisi, con specifiche competenze in materia) la scuola “GINNASIO
LICEO SACRO CUORE” o LICEO CLASSICO “SACRO CUORE ed ha usato sempre il codice fiscale 94072730719, ha posto in essere una caterva
di atti nulli o forse illegittimi o ancora di più illeciti ? E di tutta questa
situazione sarebbe responsabile il sottoscritto, che ha solo eseguito un ordine
del Vescovo e del C.D.A.? E che perché all’Agenzia Delle Entrate hanno scritto
“GINNASIO LICEO S. CUORE” questo istituto è di Don Faustino Parisi e non è la
scuola paritaria riconosciuta dal MIUR con codice meccanografico: FG1M00700C. Se la risposta è sì, allora correrà
l’obbligo per l’Arcivescovo di informare il MIUR dell’esistenza dal 2007 di
questa scuola “abusiva” e di procedere ad annullare la validità di tutti i
titoli di studio rilasciati dal 2007 al luglio 2013, comunicando ai genitori
degli alunni che i loro figli hanno in realtà frequentato una scuola abusiva,
non riconosciuta, creata e gestita da Don Faustino Parisi, che si è occupato di
tutto, svolgendo anche le funzioni di economo, amministratore, datore di
lavoro, Preside e quant’altro; dovrà Sua Ecc.ma Eminenza comunicare all’INPS,
all’Agenzia delle Entrate, ad Equitalia, la nullità di tutti gli effetti
scaturenti dai rapporti di lavoro instaurati dal 2007 al luglio 2013, la non
veridicità di tutte le dichiarazioni dei redditi effettuate dal 2007-2008 che
riportano il codice fiscale n. 94072730719 e l’indicatore dell’operatore nella
persona del rag. Giovanni Cordisco e così via all’infinito; 12), in data 18/01/2011 mi ha conferito
poteri di firma sul conto corrente del “Ginnasio Liceo S. Cuore” aperto presso
la Banca della Campania e mi ha autorizzato ad aprire un conto corrente
ordinario presso la Banca Popolare di Puglia e Basilicata con
provvedimento del 13/01/2012; 13)
dell’andamento della scuola è sempre stato debitamente informato, Le ricordo la
lettera del 22/02/2013, dove Le veniva chiaramente esposto tutto quanto ora
sembra che Lei non sappia e non abbia mai saputo; 14) dopo le mie dimissioni rassegnate in data 17/07/2013, per
potermi occupare meglio ed a tempo pieno del mio incarico di Direttore della
Scuola di Teologia e dopo avermi lodato, per l’opera svolta nella scuola, su
consiglio dei suoi sconsiderati collaboratori, senza il minimo scrupolo morale
ed umano, ha bloccato in Banca la firma del sottoscritto, come fosse un
delinquente della peggiore specie, inviandogli un telegramma a dir poco
oltraggioso, recapitatogli a distanza di quattro giorni dal suo inoltro
(inviato il 26/07/2013 ricevuto il 30/07/2013 a mezzo del portinaio della
scuola) e questo infischiandosene totalmente delle gravi conseguenze che tale
atto poteva avere sulla sua onorabilità e sul fatto che, comunque, in attesa
della nomina di un nuovo coordinatore Didattico del Liceo, era tenuta ad
effettuare l’ordinaria amministrazione ed a pagare le spese correnti ed
infischiandosene del fatto 0che comunque vi potessero essere assegni in corso
già emessi, prima del ricevimento del telegramma, viste le scadenze da
rispettare. Né Lei, nèi suoi validi collaboratori Vi siete preoccupati del
grave danno e della grande infamia e discredito che sarebbero potuti ricadere
sul sottoscritto, ove un eventuale assegno emesso prima del blocco della firma
potesse essere portato all’incasso. Ed infatti è proprio quello che è accaduto
per un assegno di € 1500,00 emesso per pagare forniture di servizi alla scuola,
che portato in banca, è stato respinto. L’infamia ed il discredito hanno quindi
avuto la meglio, il danno grave ed irreparabile alla mia persona è stato
arrecato e di questo, insieme alle altre sozzure gettate sulla persona del
sottoscritto, diffusesi a macchia d’olio non solo nella comunità
cattolico-sacerdotale ma anche laica della società civile, qualcuno ne dovrà
rispondere; 15) Lei ha reiterato il
discredito e l’infamia sulla persona del sottoscritto allorchè ha dichiarato, anche
attraverso il Suo avvocato Antonucci, di disconoscere la legittimità e validità
della convenzione stipulata tra la scuola paritaria e la Onlus “Associazione
Giovanni Paolo II” perché il sottoscritto ne era Presidente ed essendo anche “Direttore
del Liceo Ginnasio S. Cuore” era in conflitto d’interessi. Lei dall’anno 2007,
ha sempre saputo della convenzione, il servizio fornito dalla Onlus è sempre
stato riportato nei bilanci approvati dal C.D.A. In base a questa aberrante
affermazione ha impedito al bidello, alle donne della pulizie ed alla psicologa
della Onlus di svolgere il proprio servizio nella scuola ed addirittura in data
4 ottobre ha fatto affiggere la lettera del suo avvocato all’ingresso della scuola affinchè tutti
sapessero che Don Faustino ha stipulato la convenzione in conflitto d’interessi
e quindi ai lavoratori della Associazione Giovanni Paolo II è vietato l’accesso
nella scuola; 16) un dato di fatto
rimane: Lei in tutta questa vicenda non ha mai fatto cenno ai membri del
Consiglio di Amministrazione nominato con Suo decreto. Dove’erano questi membri
mentre Don Faustino Parisi costituiva e gestiva da solo una scuola abusiva? Ma
davvero Lei pensa di poter usare il sottoscritto come capro espiatorio di una
vicenda che ben conosceva e su cui tutti i membri del C.D.A. hanno operato,
nessuno escluso ?
In conclusione, visto che Lei continua, giorno dopo
giorno a diffamare la persona del sottoscritto e visto che la denigrazione del
mio operato quale Coordinatore Didattico dell’unico e solo Liceo Sacro Cuore,
si è diffusa nell’ambito della generalità della società civile laica e
cattolica, con danno gravissimo ed irreparabile già consumato, come imposto dal
nostro Diritto Canonico, Le invio la presente
Remonstratio
canonica (Cann. 1732-1734 CIC)
affinchè Lei nel termine di giorni 20 a far data dal
ricevimento, Voglia rettificare tutte le accuse infamanti rivolte nei confronti
del sottoscritto, nelle forme previste, onde ripristinare il decoro e la
dignità della mia persona.
In
mancanza dovrò proseguire nella procedura interessando gli altri organi della
Chiesa Competenti.
Dev.mo
nel Signore
Don Faustino Parisi
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