domenica 26 gennaio 2014

REMONSTRATIO CANONICA E RISPOSTA DI TAMBURRINO

un solo commento, utile anche a comprendere la risposta della congregazione del Clero alla mia seconda remonstratio

QUI NON SI ARGOMENTA, SI AFFERMA
SI PARLA PER ORACOLI
COME LA SIBILLA COMUNA O QUELLO DI DELO

HAI VOGLIA TU A PORTARE DECINA DI DOCUMENTI
CHE POTREBBERO DIMOSTRARE SEMPLICEMENTE IL CONTARIO E CHE IN QUALSIASI TRIBUNALE DEL MONDO PER LO MENO VERREBBERO PRESI IN CONSIDERAZIONE ANCHE PER DIMOSTARE LA LORO INFONDATEZZA, 
QUI SI AFFERMA E BASTA E SI CONTINUA AD AFFERMA, SENZA UN BRICIOLO DI PROVA, SENZA UN DOCUMENTO, SENZA UNA TESTIMONIANZA

SI PARLA E SI RISPONDE PER ORACOLI 
DELLA SERIE E' VERO QUELLO CHE DICE 
L'AUTORITA' RELIGIOSA

SECONDO ME QUESTI VIVONO ANCORA SULLA SECONDA LUNA DI MARTE SIAMO ALLA DECADENZA DI UN IMPERO, COME NELL'ASSEDIO DI COSTANTINOPOLI, CON I CROCIATI ALLE MURA, I TEOLOGI E I VESCOVI DISCUTEVANO SUL SESSO DEGLI ANGELI. 



Ecc.mo ARCIVESCOVO
FOGGIA-BOVINO
Mons. FRANCESCO PIO TAMBURRINO
Gestore Liceo Classico “Sacro Cuore”
Via Oberdan n. 13,
71121 FOGGIA





Remonstratio canonica (Cann. 1732-1734 CIC)

avverso

la  lettera racc. ar. datata 25/09/2013 inviata:  “Alla Cortese Attenzione del rappresentante Legale del “GINNASIO LICEO S. CUORE” Don Faustino Parisi, nonché al “GINNASIO LICEO S. CUORE”, nonché per conoscenza ai Dipendenti/Collaboratori del “GINNASIO LICEO S. CUORE”.

            Il sottoscritto  Don Faustino Parisi  nato a Foggia il 20 febbraio 1950 ed ivi residente alla Via Del Salice Vecchio Podere 594, a riscontro e contestazione della racc. ar. su citata con la presente invia a Sua Eccellenza Monsignor Francesco Pio Tamburrino la seguente Remonstratio canonica:
1) il sottoscritto non è rappresentante legale del “GINNASIO LICEO SACRO CUORE” ed  ha rassegnato le dimissioni da Coordinatore Didattico nel luglio 2013; 2) non esistono un “GINNASIO LICEO S. CUORE” (rappresentato dal sottoscritto con CF: 94072730719) ed un LICEO CLASSICO “SACRO CUORE” (il cui Gestore è il Seminario Diocesano di Foggia con CF: 80030370714 che è il solo codice del Seminario ad esso attribuito nel 1997 all’atto della sua costituzione e non riporta la dicitura Liceo Classico Sacro Cuore); 3) in data 30/06/2006 Sua Ecc.nza nominava il sottoscritto Coordinatore Didattico della Scuola Ginnasio –Liceo “S. Cuore” del Seminario Arcivescovile di Foggia; 4) all’atto del riconoscimento del detto Liceo quale scuola paritaria, lo stesso risultava gestito dall’Ente Seminario Vescovile con CF: 80030370714, legalmente rappresentato da Mons. Francesco Pio Tamburrino (cfr. Decreto Prot. n. 6419 del 31/07/2006 del Ministero Della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, 5) il Seminario (attraverso il suo economo Don Bruno Bassetto) ha provveduto all’amministrazione economica, contabile e fiscale del Ginnasio Liceo “S Cuore” sino a quando l’Arcivescovo non ha emanato il decreto dell’11/06/2007 di costituzione del: << Consiglio di Amministrazione del Liceo Classico Parificato “ SACRO CUORE” di Foggia, come risulta dal doc. n. 3 che si allega alla presente. Con altro decreto emesso sempre in data 11/06/2007 nominava gli 8 membri del detto Consiglio di Amministrazione di cui 4 di diritto (Preside del Liceo, Rettore del Seminario, Economo del Seminario Arcivescovile, Economo dell’Arcidiocesi di Foggia-Bovino) e 4 di nomina vescovile, scelti dall’Arcivescovo ed identificati in un commercialista, un genitore, un esperto di diritto, un esperto di Economia e di Amministrazione: i membri di diritto venivano nominati nelle persone di Sac. Don Faustino Parisi Presidente, Sac. Pietro Giacobbe Consigliere, Sac. Bruno Bassetto Consigliere, Sac. Nicola Spagnoli Consigliere; i membri di nomina vescovile venivano nominati nelle persone di Rag. Giovanni Cordisco Consigliere, Sig.ra Filomena Paletti Consigliere, Dott. Sergio Gaudiano Consigliere, Dott. Vito Maggi Consigliere, 6)  compito del Consiglio di Amministrazione era ed è quello di gestire il personale docente e non docente, i rapporti amministrativi con gli studenti e le loro famiglie, nonché l’uso e la manutenzione ordinaria dei beni mobili ed immobili del seminario “Sacro Cuore”; 7) lo stesso Arcivescovo, per distinguere l’amministrazione del Liceo da quella del Seminario (posto che sino ad allora, come Don Bruno Bassetto economo del Seminario, sa bene, i docenti e non docenti erano assunti e pagati direttamente dal Seminario, il Liceo riscuoteva le quote degli iscritti ed esso Don Bruno Bassetto non era più in grado di gestire la situazione, come risulta dall’estratto del primo verbale del C.D.A. del 15/09/2007 su indicazione dell’esperto in materia rag. Giovanni Cordisco (ragioniere commercialista membro del C.D.A) ordinava al sottoscritto Don Faustino Parisi di attivare presso l’Agenzia delle Entrate un numero di codice fiscale intestato al Ginnasio Liceo “Sacro Cuore”, finalizzato ad eseguire tutti gli adempimenti (contratti di lavoro, forniture, tasse, imposte, dichiarazione dei redditi riguardanti il solo Liceo proprio per distinguere la sua amministrazione da quella del Seminario; 8) l’adempimento veniva eseguito depositando, in data 19/09/2007 presso l’Agenzia delle Entrate il verbale del C.D.A e l’altra documentazione richiesta, per cui, previo controllo dell’Agenzia Delle Entrate sulla regolarità della richiesta,  veniva attribuito dalla detta Agenzia Delle Entrate il numero di codice fiscale 94072730719  con la denominazione di “GINNASIO LICEO S. CUORE”, estratta da timbro in uso allora ed apposto sui documenti presentati all’Agenzia Delle Entrate, veniva altresì indicato nei dati relativi al rappresentante legale il nome di Parisi Faustino; 9) il codice fiscale n 94072730719 veniva quindi utilizzato, dal rag. Cordisco e da coloro che hanno curato gli aspetti contabili e fiscali della scuola paritaria su tutti gli atti, sottoscritti dall’Arcivescovo Francesco Pio Tamburrino, in cui era necessario, ai fini fiscali, tributari, previdenziali;  10) dalla racc. ar. oggetto della presente rimostranza, pare di capire che il sottoscritto abbia da solo costituito un altro Liceo e precisamente il “GINNASIO LICEO S. CUORE”  nel momento in cui, quale Presidente del C.D.A, istituito dal Vescovo, ha eseguito l’adempimento deliberato dallo stesso Arcivescovo e dal C.D.A., richiedendo all’Agenzia Delle Entrate un nuovo codice fiscale per l’amministrazione economica e contabile del Liceo “Sacro Cuore”e visto che l’Agenzia Delle Entrate ha usato la dicitura “GINNASIO LICEO S. CUORE”, si tratta di una scuola diversa da quella indicata come: << LICEO CLASSICO “S. CUORE” cui è attribuito il codice fiscale del Seminario Gestore della scuola paritaria riconosciuta dal MIUR.; 11) sostenere che quindi vi siano state due scuole paritarie: <<”GINNASIO LICEO S. CUORE>> e <<LICEO SACRO CUORE”>>, il primo (tuttora in vita secondo la racc. ar. di cui all’oggetto ed avente quale rappresentante legale il sottoscritto) ed il secondo (tuttora in vita) gestito dal Seminario, il quale ha come legale rappresentante Mons. Tamburrino; è di una gravità estrema ed assoluta, visto che in conseguenza di  tale sconsiderata affermazione il Vescovo dichiara e comunica: <<.. di non conoscere e non riconoscere, qualsiasi rapporto di natura contrattuale, convenzionale e/o di fatto, in essere o svolto a qualsiasi titolo, ragione o causa con la struttura “GINNASIO LICEO S. CUORE” (Codice Fiscale: 94072730719) da Lei rappresentata, essendo detta entità diversa dal LICEO CLASSICO “SACRO CUORE”  il cui gestore è il Seminario Diocesano di Foggia – Scuola Paritaria riconosciuta dal MIUR. Pertanto eventuali collaboratori e/o dipendenti della suddetta struttura NON sono autorizzati a svolgere qualsiasi attività presso la struttura scolastica, con sede nel Seminario Diocesano sito in Foggia in Via Napoli Km. 2,500>>. Cosa vuol dire tutto ciò? Vuol dire forse, che essendo abusivo il “GINNASIO LICEO SACRO CUORE” perché diverso dal LICEO CLASSICO “SACRO CUORE” (diversità determinata da due codici fiscali diversi)  i titoli di studio rilasciati agli studenti in tutti questi anni sono nulli, i rapporti di lavoro, sono stati e sono inesistenti (si spiega così perché gli  insegnanti ed il personale amministrativo e di segreteria, nonché  quello fornito dalla Associazione Giovanni Paolo II, che da tanti anni lavorava nella scuola “GINNASIO LICEO SACRO CUORE” o LICEO CLASSICO “SACRO CUORE è stato, all’atto della nomina del nuovo Dirigente Scolastico, malamente cacciato e messo in mezzo ad una strada, per essere rapidamente sostituito?)? Vuol dire che chi ha gestito dal punto amministrativo e contabile (persone ovviamente diverse dal sottoscritto Don Faustino Parisi, con specifiche competenze in materia) la scuola “GINNASIO LICEO SACRO CUORE” o LICEO CLASSICO “SACRO CUORE ed  ha usato sempre il codice fiscale  94072730719, ha posto in essere una caterva di atti nulli o forse illegittimi o ancora di più illeciti ? E di tutta questa situazione sarebbe responsabile il sottoscritto, che ha solo eseguito un ordine del Vescovo e del C.D.A.? E che perché all’Agenzia Delle Entrate hanno scritto “GINNASIO LICEO S. CUORE” questo istituto è di Don Faustino Parisi e non è la scuola paritaria riconosciuta dal MIUR con codice meccanografico: FG1M00700C. Se la risposta è sì, allora correrà l’obbligo per l’Arcivescovo di informare il MIUR dell’esistenza dal 2007 di questa scuola “abusiva” e di procedere ad annullare la validità di tutti i titoli di studio rilasciati dal 2007 al luglio 2013, comunicando ai genitori degli alunni che i loro figli hanno in realtà frequentato una scuola abusiva, non riconosciuta, creata e gestita da Don Faustino Parisi, che si è occupato di tutto, svolgendo anche le funzioni di economo, amministratore, datore di lavoro, Preside e quant’altro; dovrà Sua Ecc.ma Eminenza comunicare all’INPS, all’Agenzia delle Entrate, ad Equitalia, la nullità di tutti gli effetti scaturenti dai rapporti di lavoro instaurati dal 2007 al luglio 2013, la non veridicità di tutte le dichiarazioni dei redditi effettuate dal 2007-2008 che riportano il codice fiscale n. 94072730719 e l’indicatore dell’operatore nella persona del rag. Giovanni Cordisco e così via all’infinito; 12), in data 18/01/2011 mi ha conferito poteri di firma sul conto corrente del “Ginnasio Liceo S. Cuore” aperto presso la Banca della Campania e mi ha autorizzato ad aprire un conto corrente ordinario presso  la  Banca Popolare di Puglia e Basilicata con provvedimento del 13/01/2012; 13) dell’andamento della scuola è sempre stato debitamente informato, Le ricordo la lettera del 22/02/2013, dove Le veniva chiaramente esposto tutto quanto ora sembra che Lei non sappia e non abbia mai saputo; 14) dopo le mie dimissioni rassegnate in data 17/07/2013, per potermi occupare meglio ed a tempo pieno del mio incarico di Direttore della Scuola di Teologia e dopo avermi lodato, per l’opera svolta nella scuola, su consiglio dei suoi sconsiderati collaboratori, senza il minimo scrupolo morale ed umano, ha bloccato in Banca la firma del sottoscritto, come fosse un delinquente della peggiore specie, inviandogli un telegramma a dir poco oltraggioso, recapitatogli a distanza di quattro giorni dal suo inoltro (inviato il 26/07/2013 ricevuto il 30/07/2013 a mezzo del portinaio della scuola) e questo infischiandosene totalmente delle gravi conseguenze che tale atto poteva avere sulla sua onorabilità e sul fatto che, comunque, in attesa della nomina di un nuovo coordinatore Didattico del Liceo, era tenuta ad effettuare l’ordinaria amministrazione ed a pagare le spese correnti ed infischiandosene del fatto 0che comunque vi potessero essere assegni in corso già emessi, prima del ricevimento del telegramma, viste le scadenze da rispettare. Né Lei, nèi suoi validi collaboratori Vi siete preoccupati del grave danno e della grande infamia e discredito che sarebbero potuti ricadere sul sottoscritto, ove un eventuale assegno emesso prima del blocco della firma potesse essere portato all’incasso. Ed infatti è proprio quello che è accaduto per un assegno di € 1500,00 emesso per pagare forniture di servizi alla scuola, che portato in banca, è stato respinto. L’infamia ed il discredito hanno quindi avuto la meglio, il danno grave ed irreparabile alla mia persona è stato arrecato e di questo, insieme alle altre sozzure gettate sulla persona del sottoscritto, diffusesi a macchia d’olio non solo nella comunità cattolico-sacerdotale ma anche laica della società civile, qualcuno ne dovrà rispondere; 15) Lei ha reiterato il discredito e l’infamia sulla persona del sottoscritto allorchè ha dichiarato, anche attraverso il Suo avvocato Antonucci, di disconoscere la legittimità e validità della convenzione stipulata tra la scuola paritaria e la Onlus “Associazione Giovanni Paolo II” perché il sottoscritto ne era Presidente ed essendo anche “Direttore del Liceo Ginnasio S. Cuore” era in conflitto d’interessi. Lei dall’anno 2007, ha sempre saputo della convenzione, il servizio fornito dalla Onlus è sempre stato riportato nei bilanci approvati dal C.D.A. In base a questa aberrante affermazione ha impedito al bidello, alle donne della pulizie ed alla psicologa della Onlus di svolgere il proprio servizio nella scuola ed addirittura in data 4 ottobre ha fatto affiggere la lettera del suo avvocato  all’ingresso della scuola affinchè tutti sapessero che Don Faustino ha stipulato la convenzione in conflitto d’interessi e quindi ai lavoratori della Associazione Giovanni Paolo II è vietato l’accesso nella scuola; 16) un dato di fatto rimane: Lei in tutta questa vicenda non ha mai fatto cenno ai membri del Consiglio di Amministrazione nominato con Suo decreto. Dove’erano questi membri mentre Don Faustino Parisi costituiva e gestiva da solo una scuola abusiva? Ma davvero Lei pensa di poter usare il sottoscritto come capro espiatorio di una vicenda che ben conosceva e su cui tutti i membri del C.D.A. hanno operato, nessuno escluso ?    
In conclusione, visto che Lei continua, giorno dopo giorno a diffamare la persona del sottoscritto e visto che la denigrazione del mio operato quale Coordinatore Didattico dell’unico e solo Liceo Sacro Cuore, si è diffusa nell’ambito della generalità della società civile laica e cattolica, con danno gravissimo ed irreparabile già consumato, come imposto dal nostro Diritto Canonico, Le invio la presente  
Remonstratio canonica (Cann. 1732-1734 CIC)
affinchè Lei nel termine di giorni 20 a far data dal ricevimento, Voglia rettificare tutte le accuse infamanti rivolte nei confronti del sottoscritto, nelle forme previste, onde ripristinare il decoro e la dignità della mia persona.
            In mancanza dovrò proseguire nella procedura interessando gli altri organi della Chiesa Competenti.
            Dev.mo nel Signore
            Don Faustino Parisi 



RISPOSTA DI TAMBURRINO












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